ferita cutanea superficiale prodotta da una lama a piatto. Impropriamente confusa con escoriazione.
prolungare la vita di un paziente terminale, destinato sicuramente a morte, con qualsiasi mezzo (farmaci, terapie invasive, respirazione meccanica, interventi chirurgici, eccetera) senza produrre alcun concreto sollievo né alcuna speranza di guarigione o almeno di miglioramento clinico per il paziente stesso, al contrario spesso accentuandone la sofferenza.
Il rifiuto dell'accanimento terapeutico (come delle cure in generale) è un diritto garantito dalla nostra Costituzione.
assegno di accompagno per assistenza personale continuativa o APC in ambito INAIL, indennità di accompagnamento in ambito di invalidità civile.
previsto nelle polizze assicurative nel caso di controversia.
Prevede la nomina di un collegio arbitrale composta da 3 medici: il medico dell'assicurato e il medico della compagnia, detti co-arbitri; un medico scelto di comune accordo dalle parti, detto terzo arbitro.
Se le parti non si mettono d'accordo sulla scelta del terzo arbitro, provvede l'Ordine dei medici con sorteggio fra i suoi iscritti.
Le conclusioni sono all'unanimità o a maggioranza.
Il verbale redatto nell'arbitrato si chiama "lodo" arbitrale.
Si tratta di un "collegio perfetto": perché sia valido è obbligatoria la presenza contemporanea dei tre medici.
passaggio delle ruote di un veicolo su una parte del corpo.