La Cassazione ha cassato con rinvio una sentenza del tribunale, perché i Giudici non avevano accertato se una TAC, che non era stata eseguita, avrebbe potuto evitare, con alto grado di probabilità, la morte del paziente.
Vale a dire che anche se c'è colpa, non c'è risarcimento se non c'è danno.
Come dire che il percorso logico per l'identificazione di una colpa medica deve articolarsi in due momenti:
1) accertare se un esame diagnostico sia o no necessario;
2) accertare se un esame diagnostico non effettuato avrebbe evitato il peggioramento o la morte del paziente.
In pratica la sentenza della Cassazione altro non è che "la scoperta dell'acqua calda"; infatti, si rifà praticamente a quel vecchio detto medico-legale che dice, forse impropriamente ma assai efficacemente: "non c'è colpa senza danno".
Purtroppo non sono pochi i consulenti tecnici d'ufficio che trascurano questo importantissimo criterio, confondendo un comportamento colposo col danno, mentre una cosa è sbagliare, altra cos è causare un danno; e, purtroppo, anche qualche giudice conclude con le stesse conclusioni errate del suo consulente tecnico.
Riferimenti:
La colpa medica in breve
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=11
Andare in civile o in penale?
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=26
Cosa fare se ti ritieni danneggiato?
http://www.medico-legale.it/showPage.php?template=articoli&id=22