Colpa medica: andare in civile o in penale?
In caso di presunta colpa medica, non sempre procedere per via penale è la scelta migliore.
IN AMBITO PENALE SONO DISPONIBILI SOLO 90 GIORNI
Molti pazienti o familiari che ritengono di essere stati vittime di un errore medico (il termine malasanità in tale contesto risulta improprio), agiscono precipitosamente per rispettare i 90 giorni previsti per presentare una denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Tuttavia la fretta è cattiva consigliera e se la querela risultasse ingiustificata a causa dell’assenza di colpa medica, comporterebbe una perdita di tempo per tutti. È infatti più prudente ottenere un parere medico-legale che confermi l’esistenza di una colpa medica e successivamente intraprendere un contenzioso.
IN AMBITO PENALE CI SONO Più ASSOLUZIONI
Essendo un percorso più complesso, le statistiche mostrano che il numero di assoluzioni è nettamente superiore a quello delle condanne. Il motivo? I criteri di colpevolezza sono molto più stringenti e richiedono una quasi certezza dell’errore.
IN AMBITO CIVILE SI HANNO A DISPOSIZIONE FINO A 10 ANNI
Anche in ambito civile è possibile ottenere il riconoscimento di una colpa medica e si dispone di 10 anni per far valere le proprie ragioni nei confronti di un ospedale e 5 anni nei confronti dei medici.
Ovviamente non è necessario attendere tutto questo tempo, ma avere il consulto di uno specialista in medicina legale affiancato dallo specialista del settore specifico del presunto errore medico richiede tempo. Questa figura è infatti indispensabile per farsi consigliare in maniera obiettiva e trasparente, se procedere o meno con la richiesta di risarcimento.
IN QUALI CASI PROCEDERE PER VIA PENALE?
A mio avviso, l’unico caso in cui è giustificato presentare un esposto all’Autorità Giudiziaria è il decesso di un paziente. In presenza di un decesso con causa non evidente dal quadro clinico, sarebbe opportuno che fossero i medici stessi a richiedere un’autopsia diagnostica, evitando così la necessità di procedimenti legali. Se ciò non avvenisse è legittimo e diritto dei familiari richiedere un’autopsia giudiziaria tramite un esposto all’Autorità Giudiziaria.